ATC CODE: N06AX16
PRINCIPIO ATTIVO: Venlafaxina

Venlafaxina Zentiva 37,5 mg, 75 mg, 150 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Che cos’è Venlafaxina Zentiva e a che cosa serve

Venlafaxina Zentiva è un antidepressivo appartenente a un gruppo di medicinali chiamati inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI). Questo gruppo di medicinali è utilizzato per il trattamento della depressione e di altre condizioni, come i disturbi ansiosi. Si ritiene che le persone che sonodepresse e/o ansiose abbiano livelli più bassi di serotonina e noradrenalina nel cervello. Non si conosce pienamente il modo in cui gli antidepressivi agiscono, tuttavia essi possono essere d’aiuto innalzando i livelli di serotonina e noradrenalina nel cervello.

Venlafaxina Zentiva è un trattamento per adulti affetti da depressione. Venlafaxina Zentiva è anche un trattamento per adulti affetti dai seguenti disturbi ansiosi: disturbo d’ansia generalizzata, disturbo d’ansia sociale (il timore o l’evitare di affrontare le situazioni sociali) e disturbo da panico (attacchi di panico). Un appropriato trattamento della depressione o dei disturbi ansiosi è importante per aiutarla a stare meglio. Se non trattata, la sua condizione può non risolversi e può diventare più grave e più difficile da trattare.

Cosa deve sapere prima di prendere Venlafaxina Zentiva

Non prenda Venlafaxina Zentiva

  • se è allergico alla venlafaxina o a uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
  • se sta assumendo contemporaneamente o ha assunto in qualsiasi momento nell’arco degli ultimi 14 giorni, uno qualsiasi tra i medicinali conosciuti come inibitori irreversibili delle monoamminossidasi (IMAO), utilizzati per il trattamento della depressione o del morbo di Parkinson. L’assunzione di un IMAO irreversibile insieme a Venlafaxina Zentiva può comportare effetti indesiderati gravi o anche pericolosi per la vita. Inoltre, deve attendere almeno 7 giorni dopo l’interruzione del trattamento con Venlafaxina Zentiva prima di prendere un qualsiasi I-MAO (vedere anche il paragrafo “Altri medicinali e Venlafaxina Zentiva” e le informazioni nello stesso paragrafo relativo a “Sindrome serotoninergica”).

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Venlafaxina Zentiva:

  • se utilizza altri medicinali che, assunti contemporaneamente a Venlafaxina Zentiva possono far aumentare il rischio di sviluppare una sindrome serotoninergica (vedere il paragrafo “Altri medicinali e Venlafaxina Zentiva”);
  • se ha problemi agli occhi, come alcuni tipi di glaucoma (aumento della pressione all’interno dell’occhio);
  • se ha precedenti di pressione del sangue elevata;
  • se ha precedenti di problemi cardiaci;
  • se le è stato detto che ha un ritmo cardiaco anomalo;
  • se ha precedenti di convulsioni;
  • se ha precedenti di livelli bassi di sodio nel suo sangue (iponatriemia);
  • se ha una tendenza a sviluppare lividi o una tendenza a sanguinare facilmente (precedenti di disturbi di sanguinamento), o se sta usando altri medicinali che possono far aumentare il rischio di sanguinamento, come il warfarin (utilizzato per prevenire coaguli di sangue);
  • se i livelli del suo colesterolo aumentano;
  • se ha precedenti o qualcuno nella sua famiglia ha sofferto di mania o disturbo bipolare (sensazione di sovraeccitazione o di euforia);
  • se ha precedenti di comportamento aggressivo. 

Venlafaxina Zentiva può causare una sensazione di irrequietezza o di incapacità a rimanere seduti o fermi durante le prime settimane di trattamento. Se presenta questi sintomi, deve riferirlo al medico.

Pensieri suicidari e peggioramento della sua depressione o disturbo ansioso

Se soffre di depressione e/o di disturbi d'ansia, talvolta può elaborare pensieri di farsi del male o uccidersi. Questi pensieri aumentano quando inizia per la prima volta ad usare antidepressivi, poiché occorre del tempo prima che tutti i medicinali come questi inizino a fare effetto, generalmente circa due settimane ma qualche volta di più. È più probabile che abbia questi pensieri:

  •  se ha avuto in precedenza pensieri di suicidarsi o di farsi del male;
  • se è giovane. Informazioni ottenute da studi clinici hanno mostrato un aumentato rischio di comportamento suicidario nei giovani (con meno di 25 anni) con disturbi psichiatrici che erano stati trattati con un antidepressivo.

Se ha pensieri di farsi deI male o suicidarsi in qualsiasi momento, contatti il medico o si rechi immediatamente in ospedale.

Può esserle d'aiuto dire ad un parente o ad un amico a lei vicino che Iei è depresso o che soffre di un disturbo ansioso, e chiedergli di leggere questo foglio illustrativo. Potrebbe chiedergli di dirle se pensano che la sua depressione o il suo stato d'ansia sta peggiorando, o se è preoccupato a causa di cambiamenti del suo comportamento.

Secchezza del cavo orale

Nel 10% dei pazienti trattati con venlafaxina si riporta secchezza del cavo orale. Ciò può far aumentare il rischio di carie. Deve pertanto prestare particolare attenzione alla sua igiene orale.

Diabete

I livelli di glucosio nel sangue possono essere alterati da Venlafaxina Zentiva. Pertanto, può essere necessario adeguare la dose della sua terapia per il diabete.

Bambini e adolescenti

Normalmente Venlafaxina Zentiva non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni. Inoltre, deve sapere che i pazienti al di sotto dei 18 anni hanno un rischio maggiore di effetti indesiderati, come tentativo di suicidio, pensieri suicidi e ostilità (prevalentemente aggressività, comportamento oppositivo e rabbia) quando assumono questa classe di medicinali. Nonostante ciò, il medico può prescrivere Venlafaxina Zentiva ai pazienti di età inferiore a 18 anni perché ritiene che ciò sia nel loro migliore interesse. Se il suo medico ha prescritto Venlafaxina Zentiva a un paziente di età inferiore a 18
anni e lei ne vuole discutere, torni a recarsi dal suo medico. Informi il medico in caso di insorgenza o di aggravamento di uno qualsiasi dei sintomi sopra elencati nei pazienti al di sotto dei 18 anni di età che stanno assumendo Venlafaxina Zentiva. Inoltre, non sono stati dimostrati gli effetti sulla sicurezza a lungo termine di Venlafaxina Zentiva sulla crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale in questa fascia di età.

Altri medicinali e Venlafaxina Zentiva

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Il medico deciderà se può usare Venlafaxina Zentiva con altri medicinali.

Non inizi o interrompa un trattamento con altri medicinali, inclusi i medicinali senza prescrizione medica, i preparati a base di piante medicinali, prima di aver chiesto al medico o farmacista.

  • Medicinali contenenti inibitori delle monoamminossidasi che sono utilizzati per trattare la depressione o il morbo di Parkinson non devono esser assunti con Venlafaxina Zentiva. Informi il medico se ha assunto questi medicinali nell’arco degli ultimi 14 giorni (I-MAO: vedere il paragrafo “Cosa deve sapere prima di predere Venlafaxina Zentiva”);
  • Sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente rischiosa per la vita o reazioni tipo la Sindrome Neurolettica Maligna (SNM) (vedere il paragrafo “Possibili effetti indesiderati”) possono verificarsi con un trattamento con venlafaxina, soprattutto quando assunta con i seguenti medicinali. Esempi di questi medicinali includono:
  • Triptani (utilizzati per l’emicrania);
  • Altri medicinali per il trattamento della depressione, per esempio SNRI, SSRI, i triciclici o i medicinali contenenti litio;
  • Medicinali contenenti linezolid, un antibiotico (utilizzato per il trattamento di infezioni);
  • Medicinali contenenti moclobemide, un I-MAO (utilizzato per il trattamento della depressione);
  • Medicinali contenenti sibutramina (utilizzato per la perdita di peso);
  • Medicinali contenenti tramadolo, fentanil, tapentadolo, petidina, o pentazocina (utilizzati per il trattamento del dolore forte);
  • Medicinali contenenti destrometorfano (usato per il trattamento della tosse);
  • Medicinali contenenti metadone (usato per il trattamento della dipendenza da sostanze oppioidi o del dolore forte);
  • Preparati a base di erba di San Giovanni (chiamata anche Hypericum Perforatum, un rimedio naturale a base di una pianta medicinale usato per trattare la depressione lieve);
  • Medicinali contenenti triptofano (utilizzato per disturbi come quelli del sonno e la depressione);
  • Antipsicotici (usati per trattare una malattia con sintomi quali sentire, vedere o percepire cose che non sono reali, opinioni sbagliate, strani sospetti, ragionamento confuso ed estraniamento).

Segni e sintomi della sindrome serotoninergica possono includere una combinazione di: irrequietezza, allucinazioni, perdita di coordinazione, battito cardiaco accelerato, aumento della temperatura corporea, sbalzi rapidi della pressione del sangue, riflessi iperattivi, diarrea, coma, nausea, vomito. Nella sua forma più grave la sindrome serotoninergica può somigliare alla Sindrome Neurolettica Maligna (SNM). Segni e sintomi della SNM possono comprendere una combinazione di febbre, battito cardiaco accelerato, sudorazione, grave rigidità muscolare, confusione, aumento degli enzimi muscolari (determinati mediante un’analisi del sangue).

Se ritiene di avere la sindrome serotoninergica informi immediatamente il medico o si rechi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino.

Deve informare il medico se sta assumendo medicinali che possono influenzare il ritmo cardiaco.

Esempi di questi medicinali includono:

  • Antiaritmici come chinidina, amiodarone, sotalolo o dofetilide (usati per trattare il ritmo cardiaco anomalo)
  • Antipsicotici come la tioridazina (Vedi anche sopra: Sindrome Serotoninergica)
  • Antibiotici come eritromicina o moxifloxacina (usati per trattare infezioni batteriche)
  • Antistaminici (usati per il trattamento di allergie).

Anche i medicinali di seguito riportati possono interferire con Venlafaxina Zentiva e devono essere utilizzati con cautela. È particolarmente importante che lei riferisca al medico o farmacista se sta utilizzando medicinali che contengono:

  • Ketoconazolo, itroconazolo, voriconazolo, posaconazolo (medicinali antifunginei);
  • Claritromicina, telitromicina (antibiotici usati per trattare le infezioni);
  • Atazanavir, indinavir, nelfinavir, ritonavir, saquinavir (usati per trattare le infezioni da HIV);
  • Aloperidolo o risperidone (per il trattamento di disturbi psichiatrici);
  • Metoprololo (un beta-bloccante per il trattamento della pressione del sangue elevata e i problemi cardiaci). 

Venlafaxina Zentiva con cibi, bevande e alcol

Deve assumere Venlafaxina Zentiva con del cibo. Non deve assumere alcool mentre sta assumendo Venlafaxina Zentiva.

Gravidanza, allattamento e fertilità

Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.

Deve utilizzare Venlafaxina Zentiva solo dopo aver discusso con il medico i potenziali benefici e i potenziali rischi per il feto.

Si assicuri che l'ostetrica e/o il medico sappia che lei sta prendendo Venlafaxina Zentiva. Quando assunti durante la gravidanza, medicinali simili (SSRIs) possono aumentare il rischio di una grave condizione nel bambino chiamata ipertensione polmonare persistente del neonato (PPIHN), che fa respirare il bambino più velocemente e lo fa apparire bluastro. Questi sintomi di solito iniziano durante le prime 24 ore dopo la nascita del bambino. Se questo accade al bambino, è necessario contattare immediatamente l'ostetrica e/o il medico.

Se sta prendendo Venlafaxina Zentiva durante la gravidanza, altri sintomi che il bambino potrebbe presentare alla nascita sono difficoltà di alimentazione e di respirazione. Se è preoccupata perché ritiene che il suo bambino manifesti questi sintomi alla nascita, contatti il medico e/o l’ostetrica che sapranno assisterla.
Venlafaxina Zentiva è escreto nel latte materno. Esiste il rischio di un effetto sul bambino. Pertanto, deve iscuterne con il medico, che deciderà se lei deve interrompere l'allattamento al seno o la terapia con Venlafaxina Zentiva.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Non guidi e non usi strumenti o macchinari finchè non capisce quali effetti Venlafaxina Zentiva ha su di lei.

Venlafaxina Zentiva 37,5 mg contiene saccarosio

Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

Venlafaxina Zentiva 37,5 mg contiene rosso cocciniglia A (E124)

Può causare reazioni allergiche.

Venlafaxina Zentiva 75 mg e 150 mg contengono saccarosio

Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

Venlafaxina Zentiva 75 mg e 150 mg contengono giallo tramonto FCF (E110)

Può causare reazioni allergiche.

Come prendere Venlafaxina Zentiva

Prenda sempre Venlafaxina Zentiva seguendo esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi, deve consultare il medico o il farmacista.

La dose abituale di inizio raccomandata per il trattamento della depressione, del disturbo d'ansia generalizzata e del disturbo d’ansia sociale è di 75 mg al giorno. Il medico può aumentare la dose gradualmente e, se necessario, anche fino a una dose massima di 375 mg al giorno per la depressione. Se
è in trattamento per il disturbo da panico, il medico inizierà con una dose inferiore (37,5 mg) e successivamente aumenterà la dose gradualmente. La dose massima per il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo d’ansia sociale e il disturbo da panico è di 225 mg al giorno.

Prenda Venlafaxina Zentiva circa alla stessa ora ogni giorno, al mattino o alla sera. Le capsule devono essere ingerite intere con un po’ di liquido senza aprirle, né schiacciarle, masticarle o discioglierle in acqua.

Deve prendere Venlafaxina Zentiva con del cibo.

Se ha problemi al fegato o ai reni, ne parli con il medico, poiché può rendersi necessario un adattamento della dose di Venlafaxina Zentiva.

Non smetta di prendere Venlafaxina Zentiva senza aver consultato il medico (vedere il paragrafo “Se interrompe il trattamento con Venlafaxina Zentiva”).

Se prende più Venlafaxina Zentiva di quanto deve

Contatti immediatamente il medico o il farmacista se assume più Venlafaxina Zentiva di quanto le è stato prescritto dal medico.

I sintomi di un possibile sovradosaggio possono comprendere battito cardiaco rapido, alterazioni dello stato di coscienza (oscillanti dalla sonnolenza al coma), visione offuscata, convulsioni, e vomito.

Se dimentica di prendere Venlafaxina Zentiva

Se dimentica di prendere una dose, la assuma appena se ne ricorda. Tuttavia, se deve assumere la prossima dose quando si accorge della dose dimenticata, salti la dose dimenticata e prenda una sola dose come fa solitamente. Non assuma in un’unica giornata una quantità maggiore di Venlafaxina Zentiva rispetto
a quella che le è stata prescritta.

Se interrompe il trattamento con Venlafaxina Zentiva

Non interrompa il trattamento né riduca la dose senza il parere del medico anche se si sente meglio. Se il medico ritiene che lei non ha più bisogno di Venlafaxina Zentiva, può chiederle di ridurre la dose gradualmente prima di interrompere completamente il trattamento. È noto che si verificano effetti indesiderati quando i pazienti interrompono il trattamento con Venlafaxina Zentiva, soprattutto quando Venlafaxina Zentiva è sospeso bruscamente o quando si riduce la dose troppo velocemente. Alcuni pazienti possono riportare dei sintomi come stanchezza, capogiri, sensazione di leggerezza della testa, mal di testa, insonnia, incubi, secchezza del cavo orale, perdita di appetito, nausea, diarrea, nervosismo, agitazione, confusione, ronzio nelle orecchie, formicolio o raramente sensazioni di shock elettrico, debolezza, sudorazione, convulsioni o sintomi simil-influenzali. Il medico le indicherà come deve interrompere gradualmente il trattamento con Venlafaxina Zentiva. Se riporta uno qualsiasi di questi o altri sintomi che le provochino fastidio, si rivolga al medico per un ulteriore parere.

Se ha qualsiasi ulteriore dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o farmacista.

Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Se si verifica uno qualsiasi degli effetti di seguito riportati, non prenda altro Venlafaxina Zentiva. Si rivolga immediatamente al medico, o si rechi al pronto soccorso dell’ospedale più vicino:

  • Oppressione toracica, respiro sibilante, difficoltà a deglutire o a respirare.
  • Gonfiore di volto, gola, mani o piedi.
  • Sensazione di nervosismo o ansia, capogiri, sensazione di pulsazione, improvviso arrossamento della pelle  e/o sensazione di calore.
  • Intensa eruzione cutanea, prurito o orticaria (chiazze di pelle rossa o pallida in rilievo che spesso danno prurito).
  • Segni e sintomi della sindrome serotoninergica possono comprendere agitazione, allucinazioni, perdita di coordinazione, battito cardiaco accelerato, aumento della temperatura corporea, veloci modifiche della pressione del sangue, riflessi iperattivi, diarrea, coma, nausea, vomito. Nella sua forma più grave la sindrome serotoninergica può somigliare alla Sindrome Neurolettica Maligna (SNM). Segni e sintomi della SNM possono comprendere una combinazione di febbre, battito cardiaco accelerato, sudorazione, grave rigidità muscolare, confusione, aumento degli enzimi muscolari (determinati mediante un’analisi del sangue).

Altri effetti indesiderati che deve riferire al medico comprendono:

  • Tosse, respiro sibilante, respiro corto e temperatura alta.
  • Feci nere (color catrame) o sangue nelle feci.
  • Occhi o pelle ingialliti, prurito o urine scure, che possono essere i sintomi di un’infiammazione del fegato  (epatite).
  • Problemi al cuore, come battito cardiaco rapido o irregolare, pressione del sangue aumentata.
  • Problemi agli occhi, come visione annebbiata, pupille dilatate.
  • Problemi di natura nervosa, come capogiro, formicolio, disordini del movimento, crisi convulsive.
  • Problemi psichiatrici, come iperattività ed euforia (sentirsi eccessivamente eccitati).
  • Sindrome da astinenza (vedere il paragrafo “Come prendere Venlafaxina Zentiva, Se interrompe il  trattamento con Venlafaxina Zentiva”).
  • Sanguinamento prolungato – in caso di tagli o ferite potrebbe essere necessario un pò più tempo del solito  per interrompere il sanguinamento.

Non si preoccupi se osserva la presenza di piccoli granuli bianchi o di piccole sfere nelle feci dopo l’assunzione di Venlafaxina Zentiva. All’interno delle capsule di Venlafaxina Zentiva sono presenti degli sferoidi o piccole sfere bianche che contengono il principio attivo venlafaxina. Questi sferoidi vengono rilasciati dalle capsule nel tratto gastrointestinale. Poiché gli sferoidi attraversano l’intera lunghezza del suo tratto gastrointestinale, venlafaxina viene rilasciata lentamente. L’involucro degli sferoidi non si dissolve e viene eliminato nelle feci. Pertanto, anche se dovesse osservare la presenza di sferoidi nelle feci, la dose di venlafaxina è stata assorbita dall’organismo. 

Elenco completo degli effetti indesiderati

Molto comune (può interessare più di 1 su 10 persone):

  • Capogiri, mal di testa
  • Nausea, secchezza del cavo orale
  • Sudorazione (compresa sudorazione notturna).

Comune (può interessare fino a 1 su 10 persone):

  • Diminuzione dell’appetito
  • Confusione, sensazione di separazione (o distacco) da se stessi, assenza di orgasmo, diminuzione della  libido, nervosismo, insonnia, sogni anormali
  • Sonnolenza, tremore, formicolio, aumento del tono muscolare
  • Disturbi visivi compresa visione annebbiata; pupille dilatate, incapacità dell’occhio a cambiare  automaticamente focus dagli oggetti lontani a quelli vicini
  • Ronzio nelle orecchie (tinnito)
  • Palpitazioni
  • Aumento della pressione del sangue, vampate
  • Sbadigli
  • Vomito, stitichezza, diarrea
  • Aumento della frequenza di urinare, difficoltà ad emettere l’urina
  • Irregolarità mestruali come sanguinamento aumentato o aumento dell'irregolarità di sanguinamento,  orgasmo/eiaculazione anormale (maschi), disfunzione erettile (impotenza)
  • Debolezza (astenia), affaticamento, brividi
  • Aumento del colesterolo.

Non comune (può interessare fino a 1 su 100 persone):

  • Allucinazioni, sensazione di distacco dalla realtà, agitazione, orgasmo anormale (femmine), assenza di  sensazioni o emozioni, sensazione di ipereccitazione, digrignamento dei denti
  • Sensazione di irrequietezza o incapacità a rimanere seduti o fermi, svenimento; movimenti involontari dei  muscoli, compromissione della coordinazione e dell’equilibrio, sensazione di alterazione del gusto
  • Battito cardiaco accelerato, sensazione di capogiro (specialmente quando ci si alza troppo velocemente)
  • Fiato corto
  • Vomitare sangue, feci nere (color catrame) o sangue nelle feci; che possono essere segno di  sanguinamento interno
  • Gonfiore generale della pelle, specialmente nell’area del volto, della bocca, della lingua e della gola o delle  mani e dei piedi e/o si possono presentare ponfi che danno prurito (orticaria), sensibilità alla luce solare;  lividi; eruzione cutanea, perdita anormale di capelli
  • Incapacità di urinare
  • Aumento di peso; perdita di peso.

Raro (può interessare fino a 1 su 1.000 persone):

  • Crisi convulsive
  • Incontinenza urinaria
  • Iperattività, pensieri che si rincorrono e diminuita necessità di sonno (mania).

Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):

  • Numero ridotto di piastrine nel sangue, che comporta un aumentato rischio di lividi o sanguinamento,  disordini ematici che possono portare ad un aumentato rischio di infezione
  • Gonfiore del volto o della lingua, respiro corto o difficoltà a respirare, spesso con eruzione cutanea (ciò può essere una reazione allergica grave)
  • Eccessiva assunzione di acqua (conosciuta come SIADH)
  • Diminuzione dei livelli ematici di sodio
  • Ideazione suicidaria e comportamenti suicidari; casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono  stati segnalati durante la terapia con venlafaxina o subito dopo aver interrotto il trattamento (vedere  paragrafo 2, Cosa deve sapere prima di prendere Venlafaxina Zentiva)
  • Disorientamento e confusione spesso accompagnati da allucinazioni (delirio), comportamento aggressivo
  • Febbre alta con rigidità muscolare, confusione o agitazione, e sudorazione, o se riporta movimenti  spasmodici dei muscoli che non riesce a controllare, ciò può essere indice di una condizione grave  conosciuta come sindrome neurolettica maligna, sensazione di euforia, sonnolenza, movimento continuo e  rapido degli occhi, movimenti impacciati, irrequietezza, sensazione di ebbrezza, sudorazione o rigidità  muscolare, che sono sintomi della sindrome serotoninergica, rigidità, spasmi e movimenti involontari dei  muscoli
  • Intenso dolore agli occhi e visione diminuita o annebbiata
  • Vertigini
  • Abbassamento della pressione del sangue, battito cardiaco anormale, rapido o irregolare, che può portare  allo svenimento; inaspettato sanguinamento, cioè sanguinamento delle gengive, sangue nelle urine o  vomito con sangue, o comparsa di lividi inaspettati o rottura dei vasi sanguigni (rottura delle vene)
  • Tosse, respiro sibilante, respiro corto e temperatura alta, che sono sintomi di infiammazione dei polmoni  associata con un aumento di globuli bianchi (eosinofilia polmonare)
  • Intenso dolore addominale o alla schiena (che può indicare un problema grave all’intestino, al fegato o al  pancreas)
  • Prurito, pelle o occhi gialli, urina scura, o sintomi simil-influenzali, che sono sintomi di infiammazione del  fegato (epatite), lievi cambiamenti dei livelli ematici di enzimi epatici
  • Eruzione cutanea, che può comportare gravi vescicolazioni ed esfoliazione della pelle, prurito, lieve  eruzione cutanea
  • Dolore, dolorabilità o debolezza muscolare inspiegabile (rabdomiolisi)
  • Produzione anormale di latte al seno.

Talvolta Venlafaxina Zentiva causa effetti indesiderati di cui può non essere consapevole, come aumenti della pressione del sangue o battito cardiaco anormale; lievi cambiamenti nei livelli ematici di enzimi epatici, sodio o colesterolo. Più raramente, Venlafaxina Zentiva può ridurre la funzionalità delle piastrine nel suo
sangue, comportando un aumentato rischio di lividi e sanguinamento. Pertanto, il medico può voler fare controlli del suo sangue occasionalmente, in particolare se sta assumendo Venlafaxina Zentiva da molto tempo.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Come conservare Venlafaxina Zentiva

Tenga questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Non usi Venlafaxina Zentiva dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione (SCAD). Non conservare a temperatura superiore ai 25°C

Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Venlafaxina Zentiva

Il principio attivo è venlafaxina.

Venlafaxina Zentiva 37,5 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Ogni capsula contiene venlafaxina cloridrato pari a 37,5 mg di venlafaxina.

Gli altri componenti sono:

Contenuto della capsula:

Saccarosio (come sfere di zucchero)
Idrossipropilcellulosa
Ipromellosa
Talco
Etilcellulosa
Dibutilsebacato
Acido oleico
Silice colloidale anidra

Rivestimento della capsula:

Gelatina
Sodio laurilsolfato
Rosso cocciniglia A (E124)

Giallo chinolina (E104)
Titanio diossido (E171)

PRODUTTORE:
ZENTIVA ITALIA S.R.L.
Attenzione: I dati sopra riportati sono solo a scopo informativo. Per il corretto dosaggio o effetti indesiderati consulti il proprio medico o il farmacista. La consultazione di questo sito non deve sostituire il medico.